Intervista: Haegen

Tornano sulle pagine di Mister Folk i marchigiani Haegen dopo l’intervista di fine 2014, l’occasione è la pubblicazione dell’EP Tales From Nowhere, un cinque pezzi che non potrà non far piacere agli amanti del folk metal più spensierato. Il nuovo lavoro è, chiaramente, al centro dell’attenzione…

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Come siete arrivati alla realizzazione di Tales From Nowhere?

Tales From Nowhere per noi Haegen è un grande traguardo nella sua semplicità, nato dopo la nostra prima demo Haegen e molti live passati a suonare nuove canzoni, accorgendoci col l’andare del tempo che qualcosa nel nostro gruppo si stava evolvendo, così verso fine 2014 avvertimmo tutti la necessità di registrare qualcosa di nuovo, che si avvicinasse di più a ciò che eravamo diventati durante quell’anno molto intenso, ricco di cambiamenti.

Quali sono le differenze maggiori rispetto al demo di debutto?

Sono molteplici le differenze, dalla voce del cantante che ha fatto dei grandi passi in avanti, alla maggiore presenza del flauto nei brani, vero strumento acustico del nostro gruppo, così come è cresciuta la nostra ricerca artistica in canzoni e testi, cercando continuamente il nostro stile, ma la cosa che più di tutte è cambiata è la serietà con cui tutti noi abbiamo affrontato questo progetto, consapevoli di voler creare qualcosa che ci rappresentasse al meglio delle nostre capacità.

La produzione è un punto di forza del vostro lavoro: come vi siete trovati al DPF Studio?

É stata una bellissima collaborazione! Mauro Mancinelli, tra l’altro da prima nostro grande amico, è una persona davvero in gamba, sia a livello professionale che a qualunque altro livello, non potevamo davvero chiedere persona migliore con cui lavorare: lo consigliamo vivamente a tutti i colleghi musicisti.

Dal Castello Alla Foresta è l’unica canzone in italiano: pensate di continuare a cantare in inglese o non vi ponete limiti in tal senso?

In questo EP abbiamo voluto inserire solo lei come canzone dal testo italiano, ma ne abbiamo già pronte altre con rime italiane, e molto probabilmente continueremo a usare entrambe le lingue, a seconda di cosa ci ispiri la canzone durante la sua composizione. La nostra ricerca artistica è in constante divenire, sotto questo punto di vista tutto può accadere!

Mi fai una panoramica sui testi dell’EP?

Tales From Nowhere principalmente parla di due temi che si compenetrano in tutte le sue canzoni, uno è quello delle leggende e dei miti delle nostre terre, sia inventate da noi come Russian Disaster, sia storie originali prese dalla tradizione come Make A Wish; l’altro tema è la nostra storia di gruppo, ovviamente non in tono autobiografico, che si mescola alle leggende che cantiamo nelle nostre canzoni.

Quali credi che siano i punti di forza della band? E in cosa pensi che dovreste migliorare?

Per quanto riguarda i punti di forza sicuramente c’è l’inesauribile fantasia nella creazione di nuove canzoni, non facciamo in tempo a terminarne una che altre sono già in coda, e per il momento non siamo mai rimasti senza pezzi da creare; spesso ci fanno i complimenti sulla scena live, ma sicuramente lì c’è ancora da imparare molto, limando dettagli e particolari, aspirando a quella perfezione tecnica e scenica a cui qualunque gruppo ambisce, senza mai accontentarsi.

Un parere sulla scena italiana?

Per quanto riguarda l’ambito musicale ovviamente se ne potrebbe parlare per ore; c’è da dire che in molti posti il nostro tipo di musica è ben accetto, e durante l’anno vengono organizzati moltissimi live folk metal, anche se poi spesso sono solo i grandi eventi ad essere presi seriamente, a scapito dei piccoli; parlando di live abbiamo avuto la fortuna e l’onore di poter condividere il palco con grandi band come VallorcH, Diabula Rasa, Mortimer Mc Grave e Furor Gallico, che ci hanno dato oltre a belle amicizie l’esempio e la spinta per credere in ciò che vogliamo fare, raggiungendo, un giorno speriamo non lontano, i loro livelli.

State lavorando a del nuovo materiale? Avete in mente una nuova uscita, e se sì, cercherete un’etichetta?

Di nuovo materiale ne abbiamo abbastanza per fare un nuovo cd bello pieno, anche perché senza canzoni nuove per ora non ci siamo stati mai; solo ora ne stiamo facendo due-tre nuove, e questo processo di creazione va avanti anche tra un live e l’altro, ci riesce abbastanza spontaneamente. Riguardo l’etichetta, stiamo cercando di farci sentire in giro, sperando che qualcuno ci ascolti e, piacendogli, ci accolga a braccia aperte.

Qual è l’obbiettivo degli Haegen?

L’obbiettivo primario con cui questo gruppo va avanti dalla sua nascita è sempre lo stesso, divertirci facendo divertire, ma allo stesso tempo proponendo la nostra musica con impegno, passione e serietà, perché ci si diverte di più quando si fanno le cose per bene, riuscendo ad apprezzare i risultati dei tuoi sforzi, e puntando sempre più in alto.

Grazie per l’intervista, hai a disposizione lo spazio conclusivo …

Per concludere, ringraziamo innanzi tutto te caro Fabrizio, che ci segui e ci supporti sempre, così come chiunque fosse arrivato così in fondo da poter leggere la conclusione! Ne approfittiamo per ricordare che tra poco potrete acquistare / degustare il nuovissimo EP!!! Vi consigliamo di ascoltarlo dopo una bella cena con gli amici, garantirà l’intrattenimento promesso! Seguiteci su Facebook e sul canale Youtube Haegen Official! STAY FOLK!!! STAY HAEGEN!!!

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