Odhinn – From A Splendourus Battle
1998 – EP – Napalm Records
VOTO: 6,5 – Recensore: Mr. Folk
Formazione: John Odhinn Sandin: voce, tastiere – Johm Frölèn: chitarra – Otto Vikglund: batteria
Tracklist: 1. Haunting Winds Over My Grave – 2. From A Splendourus Battle – 3. Pleasure Of Blasphemy – 4. Before Eternal Eyes

IN BREVE
Viking black metal diretto, violento e senza fronzoli. Gli Odhinn nel 1998 provarono a emergere dall’underground senza tuttavia riuscirci. L’EP From A Splendourus Battle è un lavoro onesto e sincero, ma senza particolari picchi, per questo è stato dimenticato senza troppi patemi d’animo.
RECENSIONE
C’è stato un periodo in cui la Napalm Records era un’etichetta che rovistava nell’underground per proporre al pubblico musica ricercata, “diversa” e di qualità. A volte ci riusciva con chicche deliziose (Ásmegin, per fare un nome rimasto nell’underground e ormai dimenticato, ma ricordiamoci che l’etichetta ha lanciato tra gli altri Otyg, Vintersorg e Summoning), a volte le cose andavano meno bene. Se oggi la Napalm Records è diventata una potenza mondiale nonostante le orribili cose plasticose power metal che tanto vanno di moda e che puntualmente pubblica, è anche perché i nomi prima menzionati hanno portato nelle tasche austriache denaro, visibilità e una buona fama. E poi ci sono realtà come gli Odhinn, viking metal band norvegese, che ha avuto storia breve e non fortunata. From A Splendourus Battle è l’EP di debutto ed è un tripudio di black metal vichingo con tutti i pro e i contro del caso. Ingenuità e voglia di fare (che porta a strafare) cozzano con una manciata di buone idee che vanno a formare la spina dorsale dei quattro brani qui presenti. Accompagnato da un booklet a dir poco scarno e privo di informazioni e con una produzione onesta per l’epoca e il genere – bella la batteria non triggerata, pur non priva di imperfezioni – From A Splendourus Battle è un lavoro di una band nel pieno dell’esplosione del black sinfonico, dal quale prova a prendere degli elementi senza tuttavia sfruttarne a pieno le potenzialità.
L’opener Haunting Winds Over My Grave è un trionfo di blast beat e chitarre zanzarose, tripudio di violenza e genuina voglia di spaccare tutto. L’originalità la si può trovare altrove, ma la canzone funziona a dovere e quindi va bene così. La successiva From A Splendourus Battle è probabilmente la traccia migliore del lotto, oltre che la più lunga con i suoi sei minuti di durata. La musica si fa epica e più ragionata, senza per questo tralasciare l’aspetto aggressivo del sound marchiato Odhinn. Pleasure Of Blasphemy è puro nichilismo sonoro, con il batterista Otto Vikglund (in seguito dietro il drum kit dei Setherial, scomparso nel 2006 a causa di un attacco cardiaco) impegnato in una lotta con velocità e resistenza fisica. Questa è una canzone tipicamente norwegian black metal con l’aggiunta di qualche riff di chitarra dal vago sentore melodico, una discreta iniezione di adrenalina prima della conclusiva Before Eternal Eyes, altra composizione che fa della velocità e dell’ostinata violenza il marchio di forza. Si concludono in questo modo i quasi venti minuti di From A Splendourus Battle, lavoro a tratti ingenuo ma che poteva essere una buona base di partenza per gli Odhinn.
Il trio norvegese (il bassista Marcus Berggren appare solo come ospite) avrà maggiore fortuna sotto il nome In Battle, gruppo che pur rimanendo nell’underground ha pubblicato album anche per label importanti come Candleligtht. Fatto sta che dopo il presente EP gli Odhinn pubblicano nello stesso anno il full-length The North Brigade, lavoro che presenta all’incirca le stesse caratteristiche di questo EP, fatto che forse ha portato allo split e alla nascita di altri progetti. From A Splendourus Battle rimane un dischetto breve e intenso, che chiaramente non fa parte della storia del genere ma che, per gli appassionati interessati alle rarità, potrebbe risultare un ascolto interessante.

Lascia un commento