Isengard – Traditional Doom Cult
2016 – EP – Peaceville Records
VOTO: SV – Recensore: Mr. Folk
Formazione: Fenriz: voce, tutti gli strumenti
Tracklist: 1. The Light – 2. The Fright
“Mi dispiace, ma odio il folk metal”. Ricordo molto bene come esordì Fenriz in occasione dell’intervista che gli feci per il mio libro Folk Metal. Dalle origini al Ragnarök: almeno fu onesto e mise subito le carte in tavola. Nonostante questa frase di presentazione il buon Fenriz ha avuto un ruolo molto importante per la creazione e primo sviluppo del folk metal, quello vero e dalle tinte oscure della Scandinavia. Isengard e Storm sono due nomi che tutti i lettori di Mister Folk dovrebbero conoscere sia per l’impatto che ebbero nella scena di allora, che per la qualità dei vari Nordavind, Vinterskugge e Høstmørke.
Gli Isengard non sono tornati in attività, ovviamente, ma la francese Peaceville Records ha ben pensato di pubblicare questi due brani inediti con il parere positivo di Fenriz, il quale ha scritto delle lunghe note riguardo alle canzoni e alla loro genesi. La prima cosa che salta all’occhio, difatti, è la confezione di questo vinile 7” (unico formato della pubblicazione): spartana nella grafica (solo il logo della band in copertina) quanto ricca di informazioni e curiosità narrate da Fenriz in data giugno 2016, con l’ultima frase in grassetto che riporto: “only regular goat is real”.
Musicalmente ci troviamo dinanzi a due tracce molto scarne e registrate con i mezzi classici dei metallari alle prime armi dell’epoca. Il sound, comunque, non è male e anzi, è un piacere poter ancora ascoltare suoni e produzioni reali, senza aggiunte e toppe create al computer. The Light (registrata nell’autunno 1989) e The Fright (primi mesi del 1990) sono canzoni fortemente influenzate dal doom di Black Sabbath (Ozzy era), primi meravigliosi Candlemass e Trouble. Chitarre cupe, ritmi plumbei, e accelerazione tipiche del genere sono gli ingredienti di questi Isengard, con un tocco – di tanto in tanto – hard rock nella voce che stupisce non poco.
Un’uscita, questa, destinata ai fanatici del progetto Isengard e dei vinili. Un piccolo gioiello di musica scandinava oscura e ispirata.
Rispondi