Crom – Into The Glory Land
2021 – EP – From The Vaults
Formazione: Walter “Crom” Grosse: voce, chitarra, basso – Steve Peyerl: chitarra – Thomas Hagl: batteria
Tracklist: 1. Into The Glory Land – 2. Riding Into The Sun – 3. The Hanging Tree – 4. Wings Of Fire (acoustic version) – 5. Song To Hall Up High (Bathory cover)
Nome di culto nella scena folk/viking metal grazie ai primi due – ottimi – lavori Vengeance e Of Love And Death di oltre un decennio fa, Crom sembra aver trovato una buona stabilità negli ultimi anni, prima con la pubblicazione del terzo full-length When Northmen Die del 2017 e successivamente con il passaggio da one man band a gruppo vero e proprio che ha portato alla pubblicazione di questo Into The Glory Land, antipasto del disco in uscita a metà 2022. Come dagli EP ci si aspetta, nella tracklist troviamo un mix di brani nuovi, cover e versioni alternative: abbastanza per soddisfare l’appetito dei fan del gruppo e anche per incuriosire i nuovi ascoltatori.
Into The Glory Land, oltre ad essere la prima pubblicazione per la nuova etichetta From The Vaults, è anche il primo lavoro marchiato Crom a vedere una line-up completa dopo che Walter Grosse ha portato avanti il suo progetto fin dalla fondazione come one-man band. L’apertura è affidata alla title-track ed è la classica canzone d’apertura potente e dal forte impatto, dotata di buone linee vocali e melodie che si ricordano facilmente. Il ritornello dal sapore manowariano, infine, chiude il cerchio: canzone promossa fin dal primo ascolto! La ritmata Riding Into The Sun mostra l’altra faccia dei Crom, ora più veloci e cupi al tempo stesso, ma sempre con lo stesso buon gusto per i chorus, da sempre arma vincente della band. Con The Hanging Tree Grosse e soci realizzano qualcosa di diverso: si tratta di una composizione acustica dalla durata di tre minuti, dalla trama semplice ma davvero efficace. Proseguono le chitarre acustiche con Wings Of Fire, opener del debutto Vengeance del 2008: la velocità della cassa e le chitarre graffianti sono state sostituite da dolcezza e una cura delle parti vocali davvero sorprendente. Il risultato finale è convincente e vista come è andata anche con The Hanging Tree sarebbe interessante a questo punto avere un nuovo EP completamente acustico con pezzi nuovi e vecchi brani riarrangiati per l’occasione. Ultima traccia dell’EP è la cover dei Bathory Song To Hall Up High, canzone che non ha bisogno di presentazioni e che non a caso fa parte di questa release. La versione firmata Crom è lunga più del doppio dell’originale ma la forma rimane comunque simile, addolcendola in alcuni punti ma senza allontanarsi dal capolavoro dei Bathory. Quorthon è l’influenza principale di Walter Grosse ed è stato già coverizzato con Man Of Iron nell’EP del 2003 The Fallen Beauty.
Into The Glory Land è un EP disponibile in formato vinile e digitale, interessante per chi è già fan dei Crom e per i collezionisti, utile per chi si vuole avvicinare alla band e vuole capire su quali coordinate musicali si muova la band di Walter Grosse. Un buon antipasto in attesa del nuovo disco in uscita nel 2022.
Assurdo che non sia stato rilasciato in CD, neanche in poche copie preordinabili ma finché lo si fa per un EP con cover e versioni differenti di brani editi vabbè, l’album spero esca in versione CD.
Anche gli Ereb Altor hanno pubblicato l’ultimo EP solo in vinile e digitale, ma fa parte della versione deluxe del nuovo album come secondo cd. Come te trovo assurdo fare un EP non in cd, anche visti i costi: tra prezzo del vinile e spedizione costa ben 33 euro! Il disco che dovrebbe uscire in autunno sarà anche in cd.
Meno male. Tra l’altro i CD ormai escono solo in un’unica versione, spesso anche di pessima qualità – Cirith Ungol con Forever Black o Ayreon con Transitus in cui non c’era neanche il booklet con i testi – e poi in vinile anche in 10 versioni e colori differenti. Già siamo rimasti in pochi a comprare CD, spesso anche prezzo pieno per generi relegati nella nicchia, almeno che siano fatti come si deve.
La penso come te, infatti questo non ci ho pensato proprio a prenderlo, prezzi troppo alti e poca sostanza per giustificare una spesa del genere. Magari faranno una versione 2cd del prossimo lavoro con questo EP come bonus, sarebbe una bella idea. Sui dischi senza booklet stendiamo un velo pietoso, questi gruppi ed etichette si meritano il dwl selvaggio! 🙂
Ayreon che esce senza libretto è da non credere. Ci sono ragioni commerciali dietro, almeno credo, legate allo smercio dell’edizione col fumetto. Assenza comunque ingiustificata, tanto più che parliamo di musicisti e label con supporto economico che tante piccole band underground, anche senza produttore, spesso, si sognano. Forse siamo rimasti in pochi anche a leggere i testi…
alla fine un booklet da 16 pagine a colori costa meno di un euro, non credo che sia per “risparmiare”. anche perché io preferisco pagare 1 euro in più il cd ma averlo “completo” che risparmiare praticamente nulla e avere il pdf col booklet.
Esatto, proprio perchè aggiungere un libretto non costa nulla, specialmente con grosse produzioni dietro, non ha altro senso, toglierlo nell’ultimo Ayreon, se non quello, prettamente commerciale, di “spingere”sull’edizione a fumetto. Mi stupisce di Lucassen. In generale, purtroppo, come abbiamo detto spesso anche fra noi, e come denunciano anche alcuni musicisti, oltre alla tendenza ad ascoltare il singolo brano decontestualizzato dalla tracklist (leggi ascolti randomici da playlist che sostituiscono la capacità di ascoltare un disco nella sua interezza, quindi nella sua pienezza artistica), c’è la tendenza a non dare più alcuna importanza ai testi. A volte perchè gli stessi musicisti non danno importanza ad essi, molto spesso perchè non frega più nulla delle parole -e di conseguenza anche del famigerato booklet-, da parte di chi ascolta.
CROM!
Non ho potuto resistere a questa facile battuta…
non è una battuta ma un dovere urlare CROM!