Distoriam, Trollwar & Trobar – Distrollbar (split EP)

Distoriam, TrollWar & Trobar – Distrollbar (split)

2017 – split – autoprodotto

VOTO: 7,5 – recensore: Mr. Folk

Formazione: –

Tracklist: 1. Distoriam – Les Héros Du Passé – 2. Trobar – Marée Noire – 3. Trollwar – Soup Of A Thousand Souls – 4. Distoriam – Magnetic North (French Poutine Version) (Alestorm Cover) – 5. Trobar – Légende Indienne (Quebec Folk Song) – 6. Trollwar – Nectars Of Eden (Ebony Tears Cover) – 7. Distrollbar – Chant Sacré (Metal Version) (Laurent Paquin Cover)

La scena canadese, come ormai saprete bene leggendo le recensioni di questo sito, è sempre attiva e dinamica, con tanti nomi che escono fuori ogni anno e, soprattutto, dei validi dischi a confermare la bontà dei musicisti nord americani. La cosa bella è che la scena canadese sembra essere anche unita stando a molte dichiarazioni dei protagonisti, al punto da pubblicare, come in questo caso, uno split EP non a due, bensì a tre gruppi. Quale modo migliore per farsi conoscere e divertirsi (e divertire) al tempo stesso? Succede così che tre band originarie del Quebec, Distoriam, TrollWar e Trobar, uniscano le forze per rilasciare (purtroppo solo in formato digitale) Distrollbar, un lavoro assolutamente piacevole da ascoltare e diverso dai classici split. La formula è in realtà strana e anche un po’ intricata: i tre gruppi propongono prima un pezzo inedito per poi passare a una cover; infine c’è spazio per una canzone che vede coinvolti tutte le band insieme. Se da una parte c’è la volontà di rendere molto vario il disco, dall’altra c’è una certa confusione dovuta proprio alle diverse sonorità della band coinvolte. Il tutto si risolve con un po’ di ascolti, quando diventa possibile riconoscere l’impatto musicale e il cantato di ogni singolo gruppo.

La prima canzone è dei Distoriam: Les Héros Du Passé è potente con delle sonorità death metal in certi riff e nel cantato che ben contrastano con il ritornello maggiormente arioso durante il quale sono utilizzate le voci pulite sia maschile che femminile. C’è spazio anche per un assolo di chitarra, ma è la seconda parte della composizione dove la band si lascia andare senza freni di sorta e il risultato è notevole. Tocca quindi ai Trobar con Marée Noire: sonorità più tipicamente folk metal per il gruppo di Rimouski, autore nel 2014 del full-length Charivari. Flauto e tastiera sono strumenti importanti per l’economia del pezzo, ma sono sicuramente le linee vocali (growl maschile e pulito femminile) ad avere il ruolo protagonista. I TrollWar (incontrati anni fa con il disco Earthdawn Groves) hanno un sound più bellicoso e si nota fin dalle prime note di Soup Of A Thousand Souls. Possono ricordare i Finntroll più ignoranti, ma nel loro suono c’è anche una certa dose di personalità: le note feroci del brano hanno sempre un qualcosa di melodico e in questo il lavoro della tastiera è fondamentale. Dopo i tre brani inediti si passa alle cover: la prima è Magnetic North degli Alestorm, riletta in chiave personale (e in francese) dai Distoriam. Il risultato è molto diverso dall’originale, ma proprio per questo interessante da ascoltare. La seconda cover è Légende Indienne, una folk song del Quebec ben metallizzata dai Trobar, un pezzo veramente coinvolgente e dinamico, con ottimi giri di chitarra e il cantato di Pascale Lévesque sempre all’altezza della situazione. La terza e ultima cover presente nello split è opera dei TrollWar, Nectars Of Eden degli svedesi Ebony Tears. In questo caso la band di Alma è più melodica rispetto al solito (con la bontà della musica inalterata), ma ci si muove sempre in ambiti extreme folk metal. Ultima traccia in scaletta è Chant Sacré dei Distrollbar, nome sotto al quale sono riuniti tutti i musicisti delle tre band. La canzone è una cover di Lauren Paquin, un comico locale apprezzato molto apprezzato. La canzone, dalla durata di appena un minuto e mezzo, è strana, quasi eterea all’inizio e brutale nel finale, sicuramente un esperimento curioso che forse meritava una maggiore durata.

Distrollbar è un’idea buona quanto utile: una pubblicazione del genere attira attenzioni e simpatie, la band raggiungono lo scopo dello split, cioè farsi conoscere divertendosi e facendo divertire: missione compiuta!

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