Aedy – Augunor’s Heirs part 2
2021 – EP – autoprodotto
VOTO: 6,5 – Recensore: Mr. Folk
Formazione: Emiday: voce, tastiera – Molly: chitarra – Kate: basso – Emi: batteria
Tracklist: 1. Tail Of Fire – 2. Emerald Eyes – 3. Il Canto – 4. Agunor’s sons Revenge (The Battle Of Rodröm)

Nati nel 2008 per volontà del batterista Emiliano Pala, i valdostani Aedy hanno pubblicato nel corso della loro carriera un demo e un EP, fino a giungere al presente Augunor’s Heirs part 2 nel dicembre 2021 in formato digitale e in formato fisico dal mese scorso. La musica del quartetto è un symphonic metal con delle tinte folk portate dagli strumenti tradizionali presenti nelle canzoni grazie a degli ospiti, ma la spina dorsale delle canzoni è sempre opera della chitarra di Molly.
La cantante Emiday è subito in evidenza nell’opener Tail Of Fire, per la quale è stato realizzato un videoclip. Ritmiche veloci, stacchi convincenti e una semplicità che è una nota positiva del brano, sono le colonne portanti del brano che convince fin dal primo ascolto. Nel secondo pezzo Emerald Eyes sono presenti i Mathieu Grance alla fisarmonica e Solidea Podda al flauto: i loro interventi arricchiscono la composizione che altrimenti scorrerebbe velocemente verso la fine. Il Canto è una breve canzone in lingua italiana, acustica e soave: il risultato – anche grazie al violino di Raffi (prima violinista della band, anni 2008-09) e al flauto che “doppiano” le linee vocali – è molto dolce, ma finisce troppo presto. Il risultato è talmente buono che non sarebbe male poter ascoltare in futuro un intero lavoro acustico, magari un EP con un minutaggio consistente. Si torna alle ritmiche power con la conclusiva Agunor’s sons Revenge (The Battle Of Rodröm), della quale si segnala la bella cavalcata strumentale che porta l’ascoltatore alla fine del viaggio in compagnia degli Aedy.
I testi sono presi dal romanzo La Saga Di Ubnor – La Creazione Degli Amodal, libro scritto dal batterista Emiliano Pala e pubblicato nel 2015. La produzione è discreta considerando i mezzi limitati a disposizione e il suono che esce dalle casse ascoltando Augunor’s Heirs part 2 può andar bene per un EP autoprodotto, ma deve migliorare con le prossime pubblicazioni, soprattutto se si tratterà di un full-length. Musicalmente gli Aedy si dimostrano in possesso delle capacità necessarie per sviluppare ulteriormente il proprio sound in maniera personale e magari riuscire ad andare oltre i classici schemi compositivi al fine di rendere più accattivante la proposta musicale.
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