Corte Di Lunas – Nemeya

Corte Di Lunas – Nemeya

2025 – full-length – autoproduzione

VOTO: 8,5 – Recensore: Mr. Folk

Formazione: Giordana Gismano: voce – Nicolas Nicoletti: chitarra – Massimo Girardi: basso – Riccardo Olivo: batteria – Martina Fabris: ghironda – Maria Teresa Vivianetti: flauto traverso, tin whistle – David Bressani: bouzouki

Tracklist: 01. Entering Nemeya – 02. A New Shape – 03. Il Desideri Di Là – 04. Ruins (The Deer) – 05. In Every Sky – 06. La Polse Dal Ors – 07. Driade – 08. Fairies And Fireflies – 09. Bal Dal Faun – 10. The Grey Wolf – 11. The Holy Wild – 12. Eagle’s Nest – 13. Semence Savadie – 14. Grow (outro)

IN BREVE

Un concept profondo e interessante, musica che fa ballare e riflettere, il viaggio che inizia con l’ingresso in una foresta sacra. I Corte Di Lunas hanno realizzato un gran disco che per essere vissuto completamente bisogna essere muniti di coraggio e volontà di scavare in noi stessi.

RECENSIONE

Se i Corte Di Lunas fossero un fiore, sarebbero un’ortensia. Di quelle belle con i petali densi e dai colori sgargianti, magari quel blu acceso che nei giardini suscita ammirazione e porta tanta allegria. La band friulana ha un rapporto forte e sincero con la natura: da anni, difatti, sono portavoce di un pensiero gentile e aperto, che tende la mano a Madre Terra non solo con musica e testi, ma anche con i fatti. Chi acquista la versione fisica di Nemeya, avrà oltre al cd, anche un sacchetto con dei semi di fiori (amici delle api) da seminare in giardino o in vaso, con la band che si impegna a far piantare un albero per ogni copia venduta. Azioni che seguono le parole: ce ne fossero di gruppi così!

Nemeya è una foresta sacra e nell’arco delle canzoni che compongo l’album i Corte Di Lunas prendono per mano l’ascoltatore accompagnandolo fino al suo ingresso. Una volta varcata la soglia, si ha la possibilità di incontrare animali e creature in grado di emozionare ma anche far riflettere. Quella contenuta in Nemeya è una storia che unisce fantasy e introspezione, dove ognuno può trovare un riscontro e identificarsi con un personaggio, o semplicemente osservare e ascoltare quanto avviene attorno. Nemeya è un lavoro altamente ambizioso, dal concept impegnato e stimolante. Musicalmente i Corte Di Lunas hanno realizzato il loro lavoro più vario, ricco di stili, colori, riflessi sonori che stupiscono. Ben due i videoclip – molto accattivanti! – girati per promuovere il disco: A New Shape e Il Desideri Di Là sono le canzoni giuste per avvicinare possibili nuovi fan, brani dal sound subito riconoscibile, che fanno battere il piede con la voglia crescente di ascoltare tutto l’album.

In un lavoro intenso, complesso e d’impatto come Nemeya la presenza di ben tre ospiti non fa che aumentare ulteriormente l’interesse: l’arpa di Anna Cefalo (Emian) addolcisce Fairies And Fireflies, mentre le voci di Anna Murphy (Cellar Darling, ex Eluveitie) e Giacomo Voli (Rhapsody Of Fire) danno ulteriore spinta a brani già belli in partenza come The Holy Wild e The Grey Wolf. La verità è che Nemeya, pur essendo composto da quattordici tracce per una durata di oltre cinquantaquattro minuti, non ha cali qualitativi o momenti meno brillanti, quindi una volta terminato l’ascolto è automatico premere nuovamente play per ricominciare il viaggio. Detto dei due singoli, buoni e classici, sono assolutamente da menzionare Bal Dal Faun – per me l’ideale sigla di un’ipotetica serie tv su Montelago Celtic Festival –, Eagle’s Nest, Ruins (The Deer) e Driade per sound e coinvolgimento, ma la verità è che il cd va ascoltato dall’inizio alla fine – sì, compresi intro e outro, ovvero Entering Nemeya e Grow – per vivere a pieno l’esperienza Nemeya e assaporare ogni secondo di questo magico viaggio.

Sul discorso musicale/artistico c’è ben poco da dire che non siano complimenti; stessa cosa per i suoni e per l’aspetto grafico del cd. Il disco è stato ottimamente registrato da Giacomo Barboni, Pablo de Biasi, Gianni Zongaro e Francesco Blasig, con quest’ultimo che si è occupato anche del mix e del mastering presso l’Eastland Recording Studio. Visivamente Nemeya si presenta in un elegante digipak, con la copertina – bellissima! – realizzata da Giordana Gismano, la quale ha curato anche il booklet design, con il plus del libretto ricco di ben ventiquattro pagine denso di colori e disegni opera della talentuosa Giulia Nisini.

I Corte Di Lunas hanno sfornato un lavoro di grande bellezza, meritevole di essere riproposto su palcoscenici internazionali e grandi festival. Anni di lavoro, concerti e chilometri macinati hanno portato la band friulana a diventare quella che è ora, ovvero una realtà di altissimo livello, con un suono personale e idee vincenti. In maniera fredda e razionale si potrebbe dire che Nemeya sia da prendere in considerazione come un possibile album dell’anno, ma se si decide di far parlare il cuore allora bisogna rimanere in silenzio, con il respiro che si fa pesante, muovendo i primi passi fino a raggiungere l’ingresso di Nemeya: tu, avrai la forza e il coraggio di varcare la soglia?

In a full Moon night it will appear
The Sacred Wood that what’s true reveals
The Sacred Wood you shall not cross
If you never want to get lost
But if you dare, you will find

And finally meet what sleeps inside

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