Elforg – Elforg

Elforg – Elforg

2015 – full-length – Art Of The Night Productions

VOTO: 7 – recensore: Mr. Folk

Formazione: Mateusz: voce – Tomek: chitarra – Viktor: basso – Franek: batteria – Wiktoria: violino

Tracklist: 1. Intro – 2. Wezwanie – 3. Zapomniany – 4. Zima – 5. Through Darkness – 6. Feast – 7. Journey To The North – 8. On Heights – 9. Duch Iasu – 10. Do Ciebie Kasiuniu

Quella degli Elforg è una storia come se ne sentono tante in giro. La band si forma nel 2013 e in poco tempo, due anni per la precisione, rilascia un demo e un disco. Dopo appena un anno e mezzo dall’ultima pubblicazione la band si scioglie perché “stanca di dover stare a certe regole”, per citare la loro dichiarazione fatta tramite Facebook. Poche parole e il teatro chiude, tutti fuori dalla sala, grazie. Se è vero che questa è una storia ben nota a chi frequenta il settore, dispiace ancor più perché il debutto Elforg è un buon disco e la band sembrava avere realmente le capacità per realizzare qualcosa di importante con il secondo full-length. E invece ci ritroviamo a parlare di Elforg come il testamento musicale di un gruppo valido sommerso da regole, imposizioni o sogni infranti, chi lo sa realmente?

Demo 2014, pur con tutte le (grosse) imperfezioni di un dischetto casereccio e prodotto risparmiando su tutto, permette di intuire quello che i musicisti di Varsavia, Polonia, possono fare lavorando sodo e chiusi in un vero studio di registrazione. Ed è quello che puntualmente avviene qualche mese più tardi, quando Mateustz e soci decidono di fare il primo passo importante per una realtà underground: incidere il full-length di debutto. Il risultato è più che soddisfacente, Elforg rappresenta la massima capacità compositiva dei giovani polacchi in appena trentasei minuti di durata. I dieci brani che compongono la scaletta sono diretti e gustosi, lineari e altamente godibili. Non c’è tempo per (spesso) inutili composizioni atmosferiche (intro-outro-intermezzi vari), brani riempitivi buoni solo per allungare il brodo e infinite ripetizioni dei ritornelli come neanche Bon Jovi dei tempi d’oro. In Elforg è tutto schietto e semplificato: buone melodie, gustosi giri chitarristici, una sezione ritmica brava a spingere quando è il momento di farlo e un cantante (voce in growl) perfettamente calato nella parte.

L’extreme folk metal degli Elforg è asciutto e privo di orpelli spesso superflui, qui si bada al sodo e si centra il bersaglio senza tanti giri di parole. Wezwanie è un buon esempio di quel che si sta dicendo: riff grintosi e melodie di violino s’intrecciano con maestria e gusto. Zima rafforza il concetto prima descritto, con piccole varianti come la voce pulita e un assolo di chitarra a dare una maggiore varietà alla composizione. Una canzone si distingue dalle altre per il tono: Through Darkness è oscura e decadente, con ottimi giri di chitarra e rallentamenti nei momenti giusti che non fanno altro che risaltare lo stacco stilistico dalle altre canzoni in scaletta; non a caso la seguente Feast, come si può intuire dal titolo, suona allegra e tipicamente folk metal. L’apice del cd, però, viene raggiunto con Journey To The North, canzone ispiratissima nella quale tutti i cliché (positivi) del genere trovano spazio con estrema naturalezza. L’ultima traccia del cd (e della carriera degli Elforg) è Do Ciebie Kasiuniu, brano lento dal grande dall’arrangiamento gagliardo che vede la presenza simultanea di voce maschile e femminile nel ritornello.

Non si sta parlando di un capolavoro, ma di un onesto disco di debutto, folk metal genuino suonato bene e, soprattutto, ricco di buone idee. Con esperienza e tempo gli Elforg sarebbero potuti diventare un gruppo sul quale scommettere, ma la storia, purtroppo, è andata diversamente.

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