Crom – The Era Of Darkness
2023 – full-length – From The Vaults
VOTO: 8 – Recensore: Mr. Folk
Formazione: Walter Grosse: voce, chitarra, basso – Stefan Peyerl: chitarra solista – Thomas Hagl: batteria
Tracklist: 1. Into The Glory Land – 2. Heart Of The Lion – 3. The Era Of Darkness – 4. Higher Ground (Rasmussen cover) – 5. Together We Ride – 6. In Your Eyes – 7. Riding Into The Sun – 8. The Forsaken – 9. When Will The Wounds Ever Heal – 10. Bridge To Paradise – 11. A New Star – 12. The Last Unicorn

La storia dei Crom inizia nell’ormai lontano 1997, quando in solitaria Walter Grosse muove i primi passi all’insegna di un epico viking metal dalle venature melodiche. I primi due lavori sono semplicemente magnifici: Vengeance (2008) e Of Love And Death (2011) rendono il musicista tedesco noto nella scena underground. Si parla di cult band in quanto la scelta è quella di non esibirsi dal vivo e con le informazione dell’epoca – c’era chiaramente internet, ma era un’altra cosa rispetto a oggi – la figura di Grosse ha un qualcosa di misterioso. Devono passare ben sei anni prima di avere nuova musica: When Northman Die è un bel disco che predilige la melodia e le chitarre power, un chiaro segnale di quello che seguirà nel corso degli anni. “Complice” un buon contratto discografico i Crom sono attivi con continuità (e finalmente anche in sede live) e in poco più di un anno rilasciano prima l’EP Into The Glory Land e poi il presente The Era Of Darkness.
Il disco si apre con Into The Glory Land, canzone già nota grazie all’EP del 2021, emblema musicale dei Crom più recenti, potenti ma raffinati. La successiva Heart Of The Lion parte in maniera soft ma sale di giri con il passare del tempo, resa interessante da una struttura non classica e da un ritornello che si stampa immediatamente in testa. The Era Of Darkness, come da titolo, suona oscura e inquietante: i riff di chitarra, nella loro semplicità, risultano essere diversi per stile da quelli delle altre composizioni, il cantato scream – nella sua brevità – è perfetto per il brano e le tastiere in stile Dimmu Borgir fanno il resto. Higher Ground è la canzone scelta come singolo e videoclip per il disco, una decisione particolare dato che si tratta di una cover di un artista danese, Rasmussen, che ha rappresentato con questo brano la propria nazione all’Eurovision 2018. Detto ciò, la versione dei Crom è molto simile all’originale e il risultato è assolutamente godibile e in tema con l’album in quanto la canzone parla di Magnus Erlendesson, vichingo caduto in disgrazia, successivamente divenuto conte delle isole Orcadi e infine venerato come santo dalla Chiesa Cattolica. Si torna al classico heavy power con Together We Ride, ma si cambia registro con In Your Eyes, una sorta di power ballad che funziona bene tra arpeggi di chitarra, atmosfere anni ’80 e un po’ di sano romanticismo che in questi contesti non fa mai male. Doppia cassa e velocità la fanno da padrone in Riding Into The Sun, complessivamente una canzone buona per dare una bella scossa e purtroppo caso un po’ isolato nella tracklist. Segue The Forsaken, traccia che si apre con un bel groove acustico che ricorda vagamente i Wardruna: di sicuro a Walter Grosse non manca la capacità di variare stile e genere, riuscendo a confezionare un album con molte sfaccettature tutte ben riuscite. Prevedibile e orecchiabile, When Will The Wounds Ever Heal è un classico mid tempo nello stile dei Crom che funziona se preso singolarmente ma che perde d’interesse nel contesto album. Stesso discorso per Bridge To Paradise, pezzo che aggiunge poco a quanto già detto pur non mancando di qualità. The Era Of Darkness si chiude con un bellissimo colpo di coda dal titolo A New Star: oltre sei minuti di elegante, intenso e sognante metal melodico di stampo nordico, piccolo gioiello che meriterebbe maggior risalto. Ultima traccia è invece l’evitabile The Last Unicorn, insipida e melensa: con due brani in meno questo The Era Of Darkness risulterebbe più snello e senza cali d’interesse, fermo restando che si sta parlando di un album assolutamente riuscito.
I suoni del cd sono ottimi: il lavoro svolto da V. Santura (chitarrista di Triptykon e Dark Fortress, al lavoro con Celtic Frost, Farsot, Obscura e Secrets Of The Moon tra gli altri) è encomiabile, così come è impossibile non riconoscere lo stile e il tocco di Kris Verwimp, leggendario illustratore autore della bella copertina.
Il nuovo album dei Crom è la conferma dell’alta qualità dell’operato di Grosse e soci. Sì, con gli anni la musica si è fatta più melodica e meno cruda, ma l’aspetto epico è sempre presente e, soprattutto, la qualità della scrittura rimane alta. Un paio di tracce in meno avrebbe solo che fatto bene all’ascolto, ma anche in questo modo The Era Of Darkness rimane un gran bel disco di metal epico.
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