Intervista: Naenia

Un suono retrò – affascinante e sicuramente diverso da tutto quello che c’è in circolazione , un’attitudine anni ’90 e un EP dal titolo Silentium che dice più di tante parole. Non a caso i lombardi Nænia non si lasciano andare a proclami o autocelebrazioni, preferendo far parlare gli strumenti: bravi.

Siete alla prima apparizione sulle pagine di Mister Folk. Direi quindi di iniziare presentandovi ai lettori.

Siamo i Nænia, band nata a Busto Arsizio nel 2016 che ha trovato la propria stabilità nel 2018, anno in cui viene registrato il primo EP Nænia, pubblicato nel Gennaio 2019. Nel 2022 invece è stato registrato il secondo EP Silentium, pubblicato nel febbraio 2023.

Silentium è il secondo EP dopo il s/t del 2019. Quali sono le differenze principali tra i due lavori?

Il primo EP è stato un esperimento di suoni e stili musicali con forte stampo folk. Il secondo EP è nato con l’idea di avere un suono più cupo e riflessivo che potesse colpire e coinvolgere l’ascoltatore anche dal punto di vista più emotivo. Un altro fattore importantissimo è che Silentium, a differenza del primo EP, non è nato per essere un esperimento, ma per dar voce ad un progetto che finalmente sa cosa vuole raccontare ed esprimere.

Chi ha realizzato la copertina? Qual è il significato e c’è un legame con un testo?

Realizzatore: creata su nostro progetto, la copertina è un dipinto realizzato dal pittore e musicista belga René Thuys, componente dei gruppi Antzaat e Ars Veneficium.

Significato: l’immagine mostra un uomo con abiti scuri e un bastone della “Confraternita della morte” (Attiva in Centro Italia) che si dirige verso la chiesa vecchia di Macugnaga per contemplare i defunti lì sepolti e il monte Rosa. Questo scenario ha un legame con tutti i brani di Silentium, ma in particolar modo con Confraternita e Nelle Mani Del Silenzio.

Parliamo dei testi: storie del passato, quasi dimenticate che cercate di tenere in vita. Volete approfondire questo discorso e fare una panoramica su quanto cantate?

Data la domanda vorremmo specificare che questo non è l’unico scopo del progetto. Anche se le canzoni di Silentiumpresentano delle tematiche in comune, non tutte sono dedicate a storie passate. Quando un testo viene composto ci lasciamo semplicemente guidare da ispirazioni e sensibilità. I brani dedicati a storie passate sono tre: Il Prezzo dell’OroConfraternita e Nelle Mani del SilenzioTu Fui, Ego Eris è essenzialmente una poesia sulla fine della vita, mentre Lui Osserva è stata composta basandosi su sensazioni provate di fronte ad un luogo commemorativo.

Avete scelto di cantare in italiano, decisione non facile e poco diffusa, che io apprezzo molto. Quali sono le motivazioni questa scelta?

Non è stata una vera e propria scelta ma è stato spontaneo. Le poesie sono state scritte in italiano, lingua grazie alla quale troviamo la massima espressività e così vengono cantate.

Le cinque canzoni dell’EP hanno una discreta varietà stilistica. Brani veloci e mid-tempo, guitar oriented o con gli strumenti folk in bella vista, ma sempre con il vostro marchio sopra. In quale modo nasce una canzone dei Nænia?

Una canzone nasce basandoci su riff che ognuno di noi propone in maniera coerente allo stile del gruppo. Il testo viene scelto in base alla sonorità espressa dal pezzo strumentale.

Mi è piaciuta molto la produzione perché è old school, si sentono tutti gli strumenti e si capisce che sono stati realmente registrati. Inoltre nei suoni c’è un alone nebbioso che sta benissimo con la vostra musica. Dove avete registrato l’EP, quali erano gli obiettivi prima di entrare in studio e proverete a migliorare qualcosa o cercherete di ottenere un suono simile con il prossimo lavoro?

L’EP Silentium è stato registrato presso l’Hangar 121 a Lonate Pozzolo in provincia di Varese. L’obiettivo stabilito era quello di produrre un nuovo EP che potesse segnare una svolta per quanto riguarda il genere musicale e tematiche del progetto. Per il futuro proveremo a sperimentare nuove idee per valorizzare al massimo il nostro stile.

Come descrivereste la vostra musica a una persona che non ha avuto modo di ascoltarvi? Quali sono le band di riferimento?

Ognuno di noi potrebbe dare una risposta diversa. Siamo un gruppo che nonostante abbia degli strumenti folkloristici non si definisce un gruppo folk ma più vicino al melodic black metal, anche perché a nostro parere è un genere che più esprime quello che vogliamo trasmettere. Non facciamo riferimento a nessun gruppo in particolare dato che ognuno di noi ha influenze musicali differenti.

Avete realizzato due EP: il prossimo passo sarà il full-length?

Non vogliamo preannunciare nulla riguardo al futuro.

Chiudiamo questa chiacchierata con i saluti e i prossimi appuntamenti della band.

Ringraziamo di cuore Mr Folk per questa intervista e tutti i lettori, ricordando loro di seguirci su tutti i social per essere aggiornati sulle prossime date e uscite 

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