Folk Metal Jacket – Spill This Album
2013 – EP – Moonlight Records
VOTO: 7 – Recensore: Mr. Folk
Formazione: Riccardo “Zanna” Zanasi: voce – Federico “WaxWolf” Di Cera: chitarra – Alessandro “Jeff” Maculan: chitarra – Mattia “Barbi” Barbieri: banjo – Alberto “Malfe” Malferrari: basso – Nicolò “RoboCuogh” Cuoghi: batteria – Gabriele “SSSSarti” Sarti: tastiera
Tracklist: 1. The Battle – 2. Mosh’n Storm – 3. Satyriasis – 4. Delirium Tremens – 5. Winter Fog
La scena folk italiana è in un momento di grande vitalità: negli ultimi mesi sono usciti diversi dischi di pregevole valore, spesso pubblicati dall’etichetta tricolore Moonlight Records che, a quanto pare, sta puntando molto sul genere in questione.
I Folk Metal Jacket nascono a Modena nel 2009, ma solamente nel 2012 riescono a pubblicare il demo Our War Has Begun, divertente folk metal tra Finntroll e testi scritti in classe durante le ore di lezione. Spill This Album, titolo che è la rilettura goliardica di Steal This Album dei System Of A Down, è un EP composto da cinque nuovi brani e mostra i miglioramenti che i giovani ragazzi sono riusciti a compiere in questo ultimo lasso di tempo. Rispetto al demo tutto è più professionale e serio senza perdere lo spirito leggero e divertente che contraddistingue la band fin dagli esordi. Com’è ormai normale che sia, i suoni sono potenti e puliti, ma non artificiali: quando i Folk Metal Jacket (grande nome!) spingono sull’acceleratore il caos ordinato che si ascolta è davvero buono.
The Battle è l’opener del dischetto e, parere personale, la migliore del lotto. Il banjo, strumento sempre ben presente che rende il sound del gruppo diverso dalla massa, è fondamentale per la riuscita delle melodie, ben supportato dalle chitarre e da una sezione ritmica solida e preparata. Tra riff heavy, ritmiche thrash e sprazzi di folk la canzone giunge presto al termine, lasciando la scena a Mosh’n Storm, traccia che mostra interessanti influenze extra folk metal in grado di arricchire la proposta dei musicisti modenesi, tra momenti più pacati e sfuriate metalliche ben riuscite. L’ascolto prosegue con Satyriasis, composizione che da il meglio nel break acustico con tanto di cori e seguente assolo di chitarra. La traccia più oscura di Spill This Album è sicuramente Delirium Tremens, brano cupo che ricorda per certi versi alcune sonorità di Midnattens Widunder, leggendario debutto firmato Finntroll. La voce di Riccardo “Zanna” Zanasi si fa profonda e teatrale, i continui cambi di umore e l’apparente disordine rendono Delirium Tremens un concentrato esplosivo di riff e genialità. Chiude il lavoro Winter Fog, up tempo destinato a creare un gran pogo in concerto e a far fare headbanging all’ascoltatore nella solitudine della propria camera.
Spill This Album è un ottimo biglietto da visita per i Folk Metal Jacket: artwork simpatico che si rifà al titolo, canzoni ben composte e sicuramente dotate di un gran tiro in sede live, buone prestazioni dei musicisti (in particolare colpisce lo scream di Riccardo Zanasi) e un’attitudine festaiola e spensierata dovuta anche all’età dei musicisti, sono gli ingredienti che rendono questi ventidue minuti altamente godibili. I Folk Metal Jacket non inventano nulla, ma rileggono con personalità un genere che da qualche tempo inizia a dare segni di stanchezza. Bravi!
Buona prova anche secondo me, gruppo promettente. Davvero un gradino sopra le altre l’opener. Degna di menzione anche la conclusiva Winter Fog.
Bravi Folk Metal Jacket!