Intervista: Krygar

Continuano le interviste con i gruppi underground meritevoli di attenzione: oggi è il turno dei Krygar, freschi autori del demo death metal From The Lands Of North, a rispondere alle domande di Mister Folk.

Krygar_

Parliamo dei vostri esordi: come è nato il gruppo? Chi o cosa vi ha portato a unirvi e a creare musica?

Ciao a tutti e grazie dello spazio che ci avete concesso per questa intervista. Dunque, parlando dei nostri esordi… che dire, i Krygar sono nati ormai quasi due anni fa dal volere del nostro ex cantante Fabry di fondare un gruppo melodic death metal con influenze nord europee. Fu proprio lui che in primis si mosse alla ricerca di gente: per primo trovò me, Calca (chitarra), che a mia volta coinvolsi nel progetto anche Mattia (basso) con il quale avevo già suonato in un gruppo power metal. Da qui organizzammo le prime prove giusto per valutare un po’ il tutto. Dopo aver provato un paio di batteristi e un paio di chitarristi entrarono in formazione Andrea alla batteria e in ultimo Paolo alla chitarra ritmica… una volta completata la formazione non è passato molto tempo dalla stesura dei primi pezzi inediti firmati Krygar visto che l’idea del gruppo era comunque quella di spingere su pezzi propri: nel giro di pochi mesi siamo riusciti a completare ben cinque brani, e da qui la voglia di entrare in studio a registrare il nostro demo From The Lands Of North.

Parliamo delle registrazioni: l’Elfo Studio è sinonimo di qualità, non a caso i Kalevala hms ci hanno registrato Tuoni Baleni Fulmini

Hai detto bene, abbiamo scelto Elfo Studio in quanto già conoscevamo di nome la sua fama e io stesso anni fa con un mio vecchio gruppo avevo fatto una piccola esperienza trovandomi molto bene. Le registrazioni sono andate bene, anche se purtroppo per causa di problemi in formazione si sono allungati un po’ i tempi, a parte questo il lavoro finito è di ottima qualità, abbiamo voluto insistere proprio sulla qualità audio cercando di andare oltre al solito demo. Come detto siamo riusciti anche grazie all’ottimo lavoro di Daniele Mandelli al mixer ad avere un prodotto finito che ci ha dato molte soddisfazioni.

Cosa è successo con il cantante in formazione prima di Christian? Sulla biografia c’è scritto che ha lasciato il gruppo proprio durante la registrazione di From The Lands Of North!

Purtroppo e proprio cosi: in piena fase di registrazione, anzi, per meglio dire proprio il giorno che dovevamo registrare la voce ha deciso di lasciare il gruppo. La cosa come puoi ben immaginare non ci ha fatto per niente piacere, per questo preferirei sorvolare sull’argomento concludendo dicendo che per nostra grande fortuna in tempi brevi abbiamo trovato Christian che dopo aver dato la sua disponibilità ed essere entrato in formazione in pochissimo tempo ha imparato le canzoni e registrato la voce facendo un ottimo lavoro, fatto riconosciuto anche in alcune recensioni ottenute per il demo.

Nei testi parlate della vita quotidiana attraverso riferimenti e metafore legate al mondo nordico. Come mai questa scelta?

Sì, è vero, l’ispirazione dei testi e arrivata dalle esperienze e da quello che si vive più o meno quotidianamente, ma abbiamo voluto esprimerle attraverso metafore legate al mondo nordico per legarci meglio all’ispirazione musicale e anche per cercare di non essere troppo diretti proprio nella stesura dei testi. In Fight For Your Life si parla di una battaglia volta al termine, della lotta per la libertà, per la vita, ispirandoci alle continue lotte che ognuno di noi nel suo piccolo fa per cercare di realizzare i propri sogni. I Blood, attraverso un testo un po’ forte, abbiamo cercato di parlare del male interiore che provocano le sconfitte della vita, cercando però di esporlo nel testo sul piano fisico. Arriva poi Bloody Flag, canzone che noi definiamo “la nostra ballad”, anche lei parla delle difficoltà della vita, quando si arriva in quei momenti dove ci si sente soli e persi in balia della vita stessa, come una bandiera rimasta in balia del vento. Guardian Of Cemetery è la triste presa di coscienza che prima o poi la vita nel bene o nel male finisce, trattata nella canzone attraverso appunto il guardiano che arrivato il momento reclama il corpo. Infine Cry Of The Banshee, canzone scritta dal nostro Mattia che a differenza delle altre tratta appunto della Banshee, una creatura della mitologia irlandese che appare sotto forma di donna agli occhi di coloro che stanno per morire.

I testi delle prima quattro canzoni, la copertina e l’artwork sono legati al mondo nordico e vichingo, mentre Cry Of The Banshee è ispirata dalla figura mitologica irlandese banshee. vi state già “allargando” verso altre culture o questa canzone rappresenta la classica eccezione?

Bella domanda questa…diciamo che nel demo a livello di testi rappresenta l’eccezione. Parlando in generale però diciamo che non vogliamo darci limitazioni a livello di stesura testi, se vengono idee o se qualche argomento porta ispirazioni nuove comunque coerenti col progetto ben venga..

Trascorsi diversi mesi dalla pubblicazione, cosa pensate del vostro demo? Siete soddisfatti del risultato finale?

come detto prima noi ci riteniamo soddisfatti del nostro demo,ci ha dato grande soddisfazione e comunque anche le persone che l’hanno acquistato ci hanno dato pareri molto favorevoli…

Il vostro sound è stato accostato a quello degli Amon Amarth, dei quali è presente anche una cover su From The Lands Of North. Quali sono gli altri gruppi che vi influenzano musicalmente? Non avete “paura” di passare come quelli “che suonano come gli Amon Amarth? State lavorando su nuovi pezzi, e se sì, proseguono il discorso iniziato con il demo?

Sì, sul demo c’è una cover degli Amon Amarth presentata cosi scherzosamente come bonus track a chiusura del demo. Altri gruppi che ci hanno un po’ influenzato sono Six Feet Under, Dark Tranquillity e Kataklysm. Paura di essere etichettati come chi suona come gli Amon Amarth per il momento no, alla fine tutti i gruppi quando nascono partono con riferimenti di altre band e noi siamo solo agli inizi, diciamo che gli Amon Amarth in particolare sono stato il riferimento come punto di partenza ed ora cercheremo comunque col tempo di trovare la nostra strada e il nostro sound.

Tre aggettivi per definire il demo e tre aggettivi per definire i Krygar in concerto.

Dunque… il demo potremmo definirlo “ben fatto, massiccio, orecchiabile”. I Krygar in concerto per il momento direi “motivati, energici e affiatati”.

Cosa farete nel prossimo futuro? Avete in mente qualcosa in particolare?

Al momento dopo l’abbandono del nostro ormai ex batterista Andrea stiamo lavorando con il nostro nuovo batterista Manuel, colgo questa occasione per dargli nuovamente il ben venuto in formazione, per preparare al meglio due date in programma per settembre. Stiamo già lavorando a un paio di nuovi pezzi inediti e che dire, speriamo di riuscire a suonare e farci conoscere, voglia e impegno ci sono, vediamo come andrà.

Grazie per la disponibilità, a voi lo spazio conclusivo!

Siamo noi che ringraziamo per lo spazio che ci avete concesso… e ringraziamo e salutiamo tutti quelli che vi seguono e che ci seguono… grazie, un saluto a tutti da noi Krygar.

Krygar

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