Intervista: Blodiga Skald

Recensendo l’EP di debutto dei romani Blodiga Skald dall’amichevole titolo Tefaccioseccomerda, ammetto che il dubbio mi era venuto. Ora, ad intervista conclusa, ne ho la certezza: questi ce l’hanno a morte con gli elfi!

NB: lettura sconsigliata agli amanti dei vari Legolas e Tauriel, che non esiste.

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Partiamo dalla più classica delle domande: come, quando e perché vi siete formati?

L’idea nasce da Nicola (batterista) e Daniele (chitarrista) circa due anni fa, l’intento è unire metal moderno, folk metal di stampo nord europeo e musiche da sagra! Il primo anno di attività vede l’entrata nella band in pianta stabile di Ludovica (tastiere e fisarmonica) e nel novembre del 2015, con delle difficoltà dovute a vari cambi di line-up, esce il primo EP Tefaccioseccomerda. La line-up si stabilizza con l’entrata di Emanuele (basso) e Anton (voce e flauti).

Cosa significa Blodiga Skald? Perché pensate sia adatto alla vostra musica?

Blodiga Skald vuol dire “skald sanguinari” in svedese, gli skaldi sono il corrispettivo nordico dei nostri menestrelli, e sanguinari perché stiamo dalla parte degli orchi, notoriamente poco inclini alla diplomazia, ah e anche perché facciamo metal!!!

Parlando del vostro EP d’esordio, la prima cosa che si nota è il titolo Tefaccioseccomerda. Ora, prendetevi tutto lo spazio necessario per spiegare questo titolo dai risvolti filosofici. J

La leggenda narra che un giorno, in sala prove, una voce delirante urlò “non te regge di chiamà l’EP te faccio secco merda”. “Fatto”. E comunque considerando l’anima aggressiva del nostro concept ci sta bene.

L’impressione che ho avuto ascoltando Tefaccioseccomerda è che avete due anime che si equilibrano, quella caciarona e becera da una parte e quella maggiormente professionale e seria (nel senso di prendere seriamente la musica) dall’altra. Stanno così le cose?

Esattamente. Noi odiamo prenderci troppo sul serio, ma dobbiamo comunque suonare nel miglior modo possibile (le prove in saletta sono molto più naziste di quello che si potrebbe dire). Il nostro obiettivo è far divertire il pubblico, farlo ridere e al contempo donargli uno spettacolo professionale.

A distanza di un anno dalla pubblicazione di Tefaccioseccomerda, quali pensate siano i pregi più evidenti del cd?

Non ti saprei dire bene; i pezzi registrati sono stati i nostri primi brani in assoluto e non ti nascondo che avrei cambiato qualcosa col senno di poi. Il maggior pregio che riscontrano i nostri ascoltatori è che i pezzi sono immediati e funzionano sin da subito, penso sia questo il pregio più evidente.

Come descrivereste la musica dell’EP a un lettore che non ha mai ascoltato il vostro cd?

Sagra di paese metal con risvolti epici.

Nell’ultima traccia dell’EP, Valzer Of Disgrace, è presente… un valzer per orchi?!

Ahahahah sì assolutamente. Il testo parla proprio di orchi che ballano, noi siamo gli skald degli orchi, chi dovrebbe suonargli il valzer???

I testi delle canzoni narrano di orchi pronti a tutto pur di squartare le razze nobili. Cosa vi hanno fatto di male i poveri elfi? Sentitevi liberi di spiegare i testi e riportare curiosità a riguardo.

Il “concept” del gruppo é quello di raccontare appunto storie di orchi, nei mondi fantasy si canta sempre di grandi eroi umani, elfi etc., noi abbiamo deciso che anche gli orchi si meritano dei cantastorie, ed eccoci qui! Ogni testo racconta una storia, alcune sono collegate fra loro altre no, alcune sono veri e propri canti epici che lodano le gesta in battaglia (come Rhun che uscirà nel primo full-length del gruppo) altre invece sono racconti di disavventure tragicomiche che accompagnano i nostri anti-eroi nella loro vita (No Grunder No Cry parla di un orco che va in battaglia senza spada perché se l’è dimenticata, o Blood And Feast che vede invece protagonista una squadra di orchi che gioca a palla con un goblin). Altra curiosità, abbiamo deciso che ogni volta che un orco parla in prima persona nei nostri testi, lo farà in russo, perché è una lingua che sà di malvagio e il nostro cantante la parla più che fluentemente!

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I Blodiga Skald non photoshoppati.

Cosa hanno di tanto affascinante gli orchi? Perché siete dalla loro parte?

Come dicevo prima, in ogni mondo fantasy hanno sempre perso, sono sempre stati sbeffeggiati, ora basta!

L’interesse per orchi e cattivi in generale prosegue anche nei vari GdR, videogiochi e romanzi fantasy?

Si siamo dei nerd di vecchia data. Proprio quelli brutti insomma! Ogni settimana il gruppo si riunisce per giocare a giochi da tavola, leggiamo tantissimi romanzi fantasy e abbiamo svariati gruppi di Dungeons & Dragons all’attivo!

Avete da poco pubblicato online la cover de La Isla Bonita di Madonna: come mai questa scelta insolita? Il risultato finale, parere personale, è molto godibile. Avete intenzione di seguire le orme dei pazzi Trollfest, autori di cover fuori dall’ordinario?

Assolutamente sì, sono cover che a nostro avviso funzionano e dissacrano un po’ l’ambiente metal. Come sempre per noi l’importante è divertire e stupire! E poi fa ridere, dai, La Isla Bonita con la fisarmonica e le chitarre metal ahahah!

Ho saputo di un concept con testi, mappe e altro, che avete preparato e che svelerete col tempo. Dobbiamo aspettarci un full-length a breve o preferite aumentare l’esperienza con un altro EP?

Assolutamente full-length, entreremo in sala di registrazione ad aprile, quindi continuate a seguirci!!!

Cosa state facendo in questo momento e quali sono i programmi per i prossimi mesi?

Ora stiamo componendo e perfezionando i pezzi per le registrazioni di aprile, in più stiamo ampliando tutto il nostro concept per renderlo più godibile a chi vorrà inoltrarsi nell’ascolto del nostro primo full-length.

Sono felice di aver dato spazio a una nuova interessante realtà italiana, vi lascio lo spazio per concludere l’intervista, fatene buon uso! J

Intanto ti ringraziamo del supporto e dello spazio dedicatoci, continuate a seguirci e ricordate sempre ELFO INFAME PER TE SOLO LAME!!!

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