Vanaheim – The House Spirit

Vanaheim – The House Spirit

2017 – EP – autoprodotto

VOTO: 8 – recensore: Mr. Folk

Formazione: Zino Van Leerdam: voce – Nick Roovers: chitarra – James Chancé: chitarra – Mike Seidel: basso – Bram Trommelen: batteria

Tracklist: 1. The Dwarven Chant – 2. Domovoi – 3. Forefather’s Awakening – 4. Daughter Of The Dawn

Un concept EP come debutto non è cosa per tutti. Soprattutto se fatto veramente bene. É il caso dei Vanaheim, formazione olandese in attività dal 2015 che dopo due anni di lavoro arriva alla prima pubblicazione con l’autoproduzione The House Spirit, un quattro tracce che narra la storia del Domovoj, pelosa creatura maschile della mitologia slava che protegge l’ambiente famigliare.

La prima cosa che emerge ascoltando il disco è la grande abilità della band, che non sembra assolutamente ai primi passi, ma che anzi dimostra una compattezza propria di chi ne ha viste tante. Invece i musicisti sono tutti giovani e tra questi incontriamo il chitarrista Nick Roovers, già sulle pagine di Mister Folk qualche anno addietro con il suo ex gruppo Druantia. La musica dei Vanahiem è un pagan/folk metal robusto e dinamico, dal forte piglio nordico e dotato di buona personalità. Le influenze in alcuni momenti sono palesi (l’opener deve molto agli Ensiferum e la title track ai Finntroll, per portare degli esempi), ma queste sono ben amalgamate con il gusti dei musicisti e grazie al songwriting sopra la media rispetto agli altri debutti le quattro canzoni suonano fresche e accattivanti.

L’iniziale The Dwarven Chant è bella diretta e alterna momenti più orchestrali ad altri decisamente più estremi e brutali. Le orchestrazioni finntrolliane di Domovoi ci trasportano in un mondo oscuro e pericoloso, come il cuore di una foresta ostile che ha deciso di punire il visitatore indesiderato. Spiazza e stupisce positivamente lo strumentale Forefather’s Awakening, oltre sette minuti folk/ambient che accompagna l’ascoltare all’ultima traccia Daughter Of The Dawn, ben dieci giri di lancetta del miglior pagan/folk underground con richiami ai grandi del genere (Moonsorrow) in una composizione che ad ogni ascolto si fa più interessante e ricca di sfumature.

I Vanaheim hanno da poco iniziato il proprio percorso musicale, ma già si può dire che sono pronti al grande passo del full-length, possibilmente supportati da una etichetta discografica di qualità. Ventotto minuti di buon pagan metal al debutto non è cosa per tutti, sorprendenti!

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