Wolcensmen – Songs From The Fyrgen
2018 – full-length – Indie Recordings
VOTO: 8 – recensore: Mr. Folk
Formazione: Dan Capp: voce, chitarra, percussioni
Tracklist: 1. Withershins – 2. The Fyre-Bough – 3. Sunne – 4. Hoofes Upon The Shymmeringe Path – 5. ‘Neath A Wreath Of Firs – 6. The Mon o’ Micht – 7. Snowfall – 8. The Bekens Are Aliht – 9. Yerninge
Dietro al nome Wolcensmen si cela Dan Capp, musicista inglese noto nella scena in quanto membro dei Winterfylleth, oltre che per aver realizzato artwork e copertine per Venom e Burzum. L’idea di realizzare musica acustica con radici nel folklore e un legame con l’aspetto più oscuro della stessa ronza nella testa di Capp da fine anni ’90, ma è solamente nel 2013 che decide di dare forma all’ispirazione e il demo autoprodotto che ne consegue porta alla firma con la Deivlforst Records e alla pubblicazione di Songs From The Fyrgen il 30 novembre 2016. Il disco, pubblicato in 500 copie, va sold out in poco tempo ed è recente la firma di Capp con la Indie Recordings, label che ristampa e pubblica il medesimo lavoro esattamente due anni più tardi con l’aggiunta di un bonus cd con canzoni nuove e la cover di Man Of Iron dei Bathory.
La musica dei Wolcensmen è acustica, dalla tempra nordica e resa ancor più affascinante delle tinte oscure che caratterizzano la maggior parte delle composizioni. I ritmi sono lenti e avvolgenti, ma c’è spazio per (rare) orchestrazioni che quando presenti danno quella marcia in più; la voce di Cabb è delicata ma comunque robusta, perfetta per questa musica. Ascoltando le tracce di Songs From The Fyrgen si avverte la sensazione di essere circondati da imponenti foreste e di avere i piedi che affondano nella neve. Ci si muove nella natura con gioia e rispetto, e l’alone dark delle canzoni non è mai minaccioso, ma anzi permette all’ascoltatore di aver coscienza di ciò che si sta facendo nella natura e di comportarsi con riguardo nei confronti degli elementi che ci circondano. Quello di Wolcensmen è un viaggio sì nella natura, ma anche nelle antiche tradizioni e nei luoghi rurali che sempre più difficilmente riusciamo non solo a vivere, ma anche ad immaginare. Le canzoni che compongono il disco sono tutte incantevoli e ognuna ha un colore proprio, anche se l’ipnotica Sunne e la conclusiva Yerninge, per motivi diversi, rimangono più facilmente impresse nella memoria. E forse proprio sulla memoria va a lavorare Songs From The Fyrgen, cercando di risvegliare in noi un sentimento ormai sopito, provando a far riemergere delle necessità ancestrali che nell’era moderna sono andate perdute.
Nel disco sono presenti diversi ospiti: Mark Capp ha inciso parte delle percussioni e il bodhran che compare in un paio di brani (incluso il “traditional” The Mon o’ Micht), Jack Rogers il flauto, Dries Gaerdelen il pianoforte, Raphael Weinroth-Browne il violoncello e Grimrik (Grimrik, Arath, Nazgul, Sviatibor ecc.) ha registrato tutte le parti di sintetizzatore.
Il promo ricevuto dalla Indie Recordings è purtroppo privo del bonus cd e dispiace perché la curiosità a proposito delle nuove canzoni è molta; di sicuro il progetto Wolcensmen grazie alla firma con la storica etichetta norvegese gode di nuova e meritata luce, non resta quindi che attendere il prossimo lavoro (dato che le canzoni di questo disco sono state scritte tra il 2010 e il 2015) e continuare, nel frattempo, a immergersi in un mondo a noi lontano ma che in realtà è più vicino di quanto possiamo immaginare.
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