Green Clouds – The New Celtic Sensation
2010 – full-length – autoprodotto
VOTO: 7,5 – Recensore: Mr. Folk
Formazione: Graziana Giansante: oboe, English horn – Marzia Ricciardi: violino – Cristina Patrizi: basso elettrico e acustico – Valentina Lauri: batteria, percussioni
Tracklist: 1. Green Joy – 2. Merry Me – 3. North Wind – 4. McMarsante – 5. An Irish Walk – 6. Queen Of The Storm – 7. Never Breath – 8. Happy Sheep – 9. Little Celtic Love – 10. 3 Irish – 11. Glory To The Knight – 12. Drowsy Maggie – 13. Sleeping Fairy (bonus track)
Green Clouds è una formazione di musica folk che negli ultimi anni si è fatta notare per una serie di date in Italia e all’estero in location prestigiose a seguito della pubblicazione del cd The New Celtic Sensation nel 2010. La caratteristica principale della band sta nell’essere composta unicamente da donne che si esibiscono sul palco con delle maschere, fatto che le ha rese immediatamente note nella scena. Le Green Clouds, però, sono prima di tutto delle musiciste preparate ed esperte, le quali hanno realizzato, con l’aiuto del produttore Francesco Marchetti (che ha composto e arrangiato la quasi totalità dei pezzi contenuti nel cd), The New Celtic Sensation. La volontà del gruppo è quello di aggiornare la musica tradizionale attraverso la ricerca e la sperimentazione (a tal proposito è da ascoltare il singolo rilasciato circa un anno fa dal titolo Celtica Trance): il risultato è un disco che tende al classico ma che al contempo lascia intravedere alcuni aspetti diversi dal solito e che sicuramente saranno sviluppati e portati alla luce con il prossimo full length.
The New Celtic Sensation è composto da tredici tracce, tutte di buona qualità, che variano da pezzi danzabili e più ritmati a quelli maggiormente introspettivi e ricercati. Ben undici i brani originali (o liberamente ispirati alla musica celtica), tra i quali spiccano la gioiosa Happy Sheep (titolo bellissimo!), un vero inno alla vita, Never Breath dove a spiccare è il basso pulsante di Cristina Patrizi il groove è di prim’ordine, Little Celtic Love che, come intuibile dal titolo, è un bel momento romantico e la conclusiva Sleeping Fairy, bonus track dolce e perfetta ninna nanna per ogni pargolo celtico. Molto bella 3 Irish, canzone della tradizione della verde Irlanda e ddella verde Irlandaa citare anche Drowsy Maggie, altra traditional ma decisamente più “moderna” e probabile ponte verso le nuove sonorità annunciate per il secondo lavoro.
La produzione è molto curata: gli strumenti, anche quelli dei numerosi ospiti, sono perfettamente bilanciati (la registrazione è avvenuta a Roma al Novo Sonum Studio, del missaggio se ne sono occupati Francesco Marchetti e Graziana Giansante all’Underbed Studio) e il risultato finale è decisamente gradevole. Piuttosto povero, invece, il booklet, molto spartano e con i soli titoli, ringraziamenti e le note tecniche.
Al di là delle canzoni, quello che si prova durante l’ascolto e che rimane anche dopo la conclusione delle tredici composizioni è la sensazione di pace e tranquillità, quel senso di armonia con la terra che si prova passeggiando in un folto bosco dell’Appennino centrale o ammirando un paesaggio da sogno dalla vetta di una montagna da poco scalata. Quel senso che si prova anche in alcune occasioni mondane e apparentemente confusionarie come il Montelago Celtic Festival, LA festa celtica in Italia.
Con la buona musica la mente è libera di volare dove solitamente non s’arrischia, una necessità che in molti abbiamo ma che troppo spesso si è costretti a mettere da parte. Con le Green Clouds tutto questo, invece, è possibile. Disco decisamente consigliato agli amanti della musica folk/irlandese, in attesa del nuovo (e più elettrico) cd in uscita entro il 2014.
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