Intervista: Kalevala hms

Tanti anni di carriera, dischi di grande qualità, show divertenti e appassionanti: per i Kalevala hms è arrivato il momento di fermarsi un attimo, pubblicare un disco/dvd imponente per poi ripartire più carichi che mai. L’eccellente Tuoni Baleni Fulmini è uscito da pochi mesi, quale miglior “scusa” per scambiare due chiacchiere con il simpatico cantante Simone Casula?

Kalevala1In questo periodo si vendono pochi dvd e pochissimi dischi: come vi è venuto in mente di pubblicare un cd/dvd???

È che siamo masochisti. In realtà ci troviamo in un circuito musicale in cui al pubblico piace ancora andare a vedere concerti e comprare i CD, sfogliare il booklet e farselo autografare. Ci sono ancora molti nostalgici che preferiscono avere in mano un prodotto materiale, e sono così anch’io.

Nella sezione “backstage” del Disco Video dite di aver fatto il live in studio per far capire a chi non ha mai avuto l’opportunità di vedervi on stage. Come mai, allora, non avete optato per un classico live album?

Diciamo che il nostro live album è il DVD. Ci tenevamo a mostrare anche il lato visuale del nostro spettacolo. Invece il CD live in studio ci ha permesso di raccogliere vecchi pezzi, aggiungere cover, ospitare artisti vari. Inoltre i fans ci dicono spesso che amano i nostri CD ma dal vivo siamo sempre meglio. Perciò abbiamo sperimentato la registrazione in diretta, per rendere lo stesso effetto del concerto. Un’ottima esperienza, che potremmo ripetere.

Solitamente un lavoro come Tuoni Baleni Fulmini rappresenta un punto di arrivo e al contempo il nuovo punto di partenza per una band. Cosa rappresenta per voi?

Esattamente ciò che dici. E’ il frutto di un lungo e faticoso lavoro, ma è anche un investimento per il futuro. Inoltre la leggenda dice che la sua uscita segna la fine della proverbiale sfiga dei Kalevala.

Scegliere tra le canzoni dei vostri dischi, varie cover che avete in repertorio e i brani tradizionali non deve essere stato semplice selezionarne solamente dodici: in quale maniera le avete decise?

Come al solito: con una gara tra rane a chi salta più lontano. Ognuno di noi scommette su una rana e se vince sceglie una canzone. Magari fosse così. In realtà passiamo ore e ore a discutere di quale sia la scaletta migliore.

Kalevala4Le cover dei brani tradizionali/anarchici sono semplicemente favolosi, ma devo dire che l’arrangiamento del pezzo dei Black Sabbath rappresenta, secondo me, l’apice della vostra personalità.

Grazie mille. Pensa che parliamo di quella cover da anni, ma solo adesso l’abbiamo realizzata. Probabilmente non era “matura” e non sarebbe venuta come volevamo. Ora ne siamo fieri, anche perché è un omaggio al tipo di musica che ha ispirato la band fin dalle origini.

Lore lo avete invitato perché la sua voce è perfetta per Il Galeone o perché il testo è perfetto per l’uomo Lore?

Lore è perfetto per fare il marinaio rancido, e infatti ha fatto un lavoro eccellente (anche su Musicanti Di Brema). Inoltre siamo amici, e chiamarlo a cantare con noi è un piacere doppio.

Ora, guardando il dvd con l’esibizione al Brintaal, quali sono i primi pensieri che ti vengono in mente?

Nell’ordine: che fatica. Che bufera. Che pubblico.

Siete un’ottima live band. Non a caso suonate molto dal vivo e siete stati più di una volta in Inghilterra per dei brevi tour. Cosa ci raccontate delle esperienze inglesi, delizioso alcool a parte?

Le trasferte londinesi sono sempre state entusiasmanti. Abbiamo trovato un pubblico straordinariamente caloroso, con una voglia matta di divertirsi ma anche dotato di una notevole attenzione ed educazione all’ascolto. Un’esperienza davvero appagante.

Date in Italia e in Inghilterra, ma a Roma c’è speranza di vedervi come musicisti e non solo come turisti?

Ogni tanto riusciamo a venire anche nel centro Italia, ma contiamo di moltiplicare le occasioni. Facciamo così: noi veniamo a suonare e tu ci porti a vedere il Colosseo. (affare fatto! ndMF)

Kalevala3Si sente e legge sempre della differenza tra l’organizzazione italiana e quella straniera per quel che riguarda i concerti: la vostra esperienza cosa dice, conferma?

Non voglio fare discorsi generalizzati, dato che ogni serata è diversa e ci sono molte varianti. Inoltre non abbiamo un’esperienza così costante da poter fornire un quadro ampio della situazione. Di sicuro l’Inghilterra si fa notare per la professionalità di chi lavora con la musica, dagli artisti ai tecnici. Il prodotto è di migliore qualità, perciò più gente segue la musica live. Oppure: più gente segue la musica live, perciò il prodotto ne guadagna in qualità.

Una live band come la vostra ha sicuramente almeno un paio di aneddoti da raccontare: tolto il diluvio del Brintaal, hai la possibilità di farci sorridere con qualche storiella!

I nostri aneddoti sono sempre legati a colpi di sfiga. Ne abbiamo a iosa. Ma una delle immagini che ho stampate nel cervello è quella di noi che scarichiamo i pezzi della batteria dall’auto di Tommy che a sua volta si trova su un carro attrezzi, dato che si è guastata in autostrada. Non credo che molte band siano arrivate ad un festival in queste condizioni.

Il videoclip di Folk Metal, Baby! è proprio bello, si capisce il divertimento che avete provato nel girarlo. Puoi confermare questa impressione? A chi è venuta l’idea dell’uva?

È stato molto divertente, stante il fatto che al termine della giornata eravamo esausti, puzzolenti e infreddoliti. L’idea è stata di Michele Putorti, il regista del video, e noi l’abbiamo accolta subito: corrispondeva allo spirito goliardico e un po’ agreste della band.

In questi anni di carriera avete suonato tantissimo, pubblicato diverse cose, ma i dischi in studio sono solamente due. State lavorando al terzo?

In realtà i due “ufficiali” (cioè usciti per un’etichetta) sono stati preceduti da due auto-produzioni (Worlds End Inn e il mini Rigmarole) e adesso siamo ancora concentrati sulla promozione di Tuoni Baleni Fulmini. Stiamo lavorando a nuovi pezzi ma non abbiamo ancora calendarizzato nulla.

Conoscete i Kalevala russi? In caso, vi piace la loro musica?

Li conosciamo, e qualche tempo fa abbiamo scambiato alcune mail con loro. C’era una reciproca curiosità. Mi piacerebbe suonare insieme a loro, non credo sia mai accaduto che due band omonime suonassero nello stesso festival.

Scegli cinque dischi (tra i tanti) che hanno influenzato il vostro sound e cinque dischi dei quali tu non puoi fare a meno.

I dischi che hanno influenzato e influenzano il nostro sound sono davvero tanti. Posso citarti cinque band che sono state fondamentali per mettere le radici ai Kalevala: Black Sabbath, Led Zeppelin, Jethro Tull, Skyclad, Pogues. Per quanto riguarda me, ti cito: Danzig II – Lucifuge (Danzig), Vol. 4 (Black Sabbath), 70s Essential Remasters (Elvis Presley), The Queen Is Dead (The Smiths), Dopes To Infinity (Monster Magnet). Ma se me lo chiedi domani non garantisco le stesse risposte!

Simone, ti ringrazio per la pazienza e le risposte, e complimenti ancora per l’ottimo lavoro e l’intera carriera di grande qualità!

Grazie mille a te, è stato un vero piacere. Ci vediamo al Colosseo!

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