Cernunnos’ Folk Band – Summa Crapula
2018 – EP – autoprodotto
VOTO: 5 – recensore: Mr. Folk
Formazione: Marco Castellani: voce – Claudio Rossi Galosi: chitarra – Mattia Rametta: chitarra – Matteo Martellini: basso – Joele Andreini: batteria – Lucia Del Vicario: flauto – Riccardo Giaccaglia: fisarmonica
Tracklist: 1. Vino – 2. Nella Taverna – 3. Valhalla – 4. Dall’Alto Delle Guglie
Arrivare al primo lavoro dopo mesi e anni di lavoro è, per ogni band del pianeta, fonte di grande gioia e soddisfazione. Le interminabili ore ad arrangiare un brano sono ripagate da quella confezione, quasi sempre semplice ed economica, che contiene il cd con il frutto di tanta passione e rinunce. Quel disco rappresenta il primo passo di un percorso che la band ha intenzione di percorrere fino ad arrivare al proprio obiettivo, che può essere il contratto con una major o, come nel caso dei marchigiani Cernunnos’ Folk Band, suonare sul palco del Montelago Celtic Festival.
La band guidata dal cantante Marco Castellani rende chiaro il proprio concetto di folk metal fin dai titoli delle canzoni: Vino e Nella Taverna lasciano poco spazio all’immaginazione e difatti ci troviamo dinanzi a un EP dalle tinte goliardiche e spensierate, dove l’alcool è considerato un bene di primaria necessità. Purtroppo non basta la buona volontà per realizzare un cd valido e Summa Crapula pecca sotto vari aspetti. La prima cosa che balza all’orecchio è una produzione confusionaria e non in linea con quanto si ascolta nell’underground odierno, ma quel che azzoppa l’ascolto del disco sono le canzoni. Dal songwriting risicato e – soprattutto – da alcune imprecisioni tecniche, si capisce che i musicisti hanno poca esperienza sulle spalle e così Vino e In Taverna sono “solamente” delle buone canzoni da eseguire live perché non mancano di cori e coinvolgimento. I testi sono molto semplici, spesso le troppe rime sono un po’ scontate e a livello di linee vocali si può fare di più. Valhalla racchiude tutti i luoghi comuni dei miti nordici e l’intento epico/battagliero viene smussato da alcune frasi che un po’ forzate (“se muoio in battaglia non avrò vergogna purché con ardore io leda il nemico”), mentre continuano a muoversi bene gli strumenti folk. Chiude Summa Crapula l’attacco alla chiesa Dall’Alto Delle Guglie, canzone più dinamica rispetto alle precedenti nella quale appare forte l’influenza dei Folkstone: a tal proposito c’è da dire che la voce di Marco Castellani (ora affiancato da Andrea Pulita, nel cd presente solamente nei cori) ricorda molto quella di Lore e non a caso i Cernunnos’ Folk Band hanno pubblicato sulla propria pagina Facebook la cover di Prua Contro Il Nulla dall’album Oltre… l’Abisso.
Quel che esce fuori dai quasi venti minuti dell’EP è una band con tanta voglia di fare ma ancora non perfettamente coordinata. La sezione folk funziona bene e ci sono spunti interessanti di chitarra e sezione ritmica sparsi tra le canzoni che si alternano con momenti ingenui dettati dall’inesperienza: la base, però, sembra solida e può essere un buon punto di partenza per il prossimo lavoro in studio.
Summa Crapula è il primo passo per i Cernunnos’ Folk Band, una band con ancora molto da lavorare ma che dal vivo rende al meglio. L’augurio è quello che i musicisti prendano le critiche come una spinta a impegnarsi ancora di più per tirare fuori il proprio meglio e realizzare un lavoro che permetta loro di fare il salto di qualità.
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