Le certezze nella vita sono poche, una di queste, però, è il Malpaga Folk & Metal Fest, evento che negli anni (in realtà fin dalla prima edizione) ha conquistato il cuore del folk metaller italiani. Quando si parla del Malpaga si pensa immediatamente alla grande qualità per quel che riguarda la musica e al divertimento prima, durante e dopo i concerti. Questo grazie all’organizzazione e alle persone che rendono possibile un festival musicale di tre giorni completamente gratuito (QUI l’intervista a Richard Milella per saperne di più) e grazie al pubblico sempre numeroso e incline al sorriso e al divertimento: tutto questo, al giorno d’oggi e nella scena metal italiana, è un caso più unico che raro.
Nelle varie edizioni si sono alternati sul palco alcuni tra i nomi più interessanti del panorama folk/viking metal internazionale, supportati da una gran quantità di band italiane anche di stampo heavy e power, cosa di non poco conto in quanto Malpaga Folk & Metal Fest dà spazio e visibilità a formazioni valide che non sempre riescono a esibirsi in festival con headliner stranieri di un certo livello. Inoltre, agli organizzatori, va riconosciuto il coraggio di portare in Italia alcune realtà underground europee che altrimenti non sarebbe possibile ammirare in un tour per una serie di fattori che non sempre dipendono dalle band.
I nomi dei big che si sono esibiti al Malpaga Folk & Metal Fest sono di tutto rispetto: lo scorso anno è toccato agli storici Cruachan e ai faroesi Hamradun del cordiale Pól Arni Holm (intervistato lo scorso anno), ma vanno ricordati assolutamente anche i Týr, i Mael Mórdha e i Dalriada, senza dimenticare gli italiani Elvenking, Furor Gallico e Wind Rose (da poco passati su Napalm Records!). Dall’underground nomi come Gotland, Diabula Rasa, Kanseil, Atlas Pain, Kalevala HMS, Haegen, Blodiga Skald e Atavicus sono noti a chiunque sia appassionato del genere, ma il festival ha dato spazio anche a gruppi meno famosi e stranieri validi, come i talentuosi romeni An Theos e gli Acus Vacuum dal Belgio. Ok, ma chi suonerà nell’edizione 2019 che si svolgerà il 26, 27 e 28 luglio?
26 LUGLIO: Trollfest, A.W. Arcana Opera, Feronia, Insubria
27 LUGLIO: Finsterforst, Vexillum, Hell’s Guardian, Valar Morghulis
28 LUGLIO: Drakum, Shadygrove, Ephyra, Desdæmona, Elkir
Nomi da acquolina alla bocca. Trollfest e Finsterforst sono i big dell’edizione, con i primi, pazzi norvegesi, che hanno da poco pubblicato l’ottavo disco Norwegian Fairytale (disco che finirà in molti “best album 2019”), mentre i tedeschi sono al lavoro del successore di Mach Dich Frei del 2015 dopo la parentesi umoristica dell’EP#YØLØ. Le due band si autodefiniscono come rispettivamente True Norwegian Balkanian Metal e Black Forest Metal: ci sarà da divertirsi. Gli spagnoli Drakum saranno la terza band straniera a suonare: poco noti in Italia, è per loro un’occasione d’oro per procurarsi fan a suon di folk metal e violino. La truppa tricolore, come sempre, è numerosa e stilisticamente molto varia: dai poeti Arcana Opera del disco De Noir al death/folk degli Insubria (interessante l’EP Nemeton Dissolve!), passando per i giovani Elkir e i soavi Shadygrove si può dire che ce n’è per tutti i gusti.
Appuntamento quindi a fine luglio al Malpaga Folk & Metal Fest, non ci sono scuse!
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